40 Qual allora la ragione per la vostra gioia gra

(40) Qual è allora la ragione per la vostra gioia, grande Paul? Perché la vostra gioia?
Dove trovate il vostro nutrimento? Lei è un uomo ‘rinnovata nella conoscenza
di Dio secondo l’immagine di colui che ha creato voi’(Col 3, 10), un‘anima vivente’di
grande la continenza, una lingua che vola come gli uccelli come proclama misteri. esso
è infatti quello di tali anime viventi che questo alimento è dovuto. Che poi è esso che dà
si nutrimento? Gioia. Fammi sentire quanto segue: ‘Tuttavia’, dice, ‘voi
ha fatto bene a prendere una quota nelle mie tribolazioni (Fil. 4: 14). Il terreno per la sua gioia
e per il suo nutrimento è che i Filippesi avevano agito bene, non che il suo problema
è stato sollevato. Egli ti dice: ‘In tribolazione mi hai dato una grande stanza’ (Sal 7.:
21), perché in voi che lo rafforzare ha ‘saputo abbondano e come a soffrire
penuria’. Egli dice: ‘Voi Filippesi sanno come in occasione della prima predicazione del Vangelo
quando sono venuto dalla Macedonia, nessuna Chiesa tranne voi condiviso con me in
questione di dare e ricevere, perché non una ma due volte hai inviato il supporto per il mio
esigenze a Tessalonica’(Fil. 4. 14-16). Egli ora gioisce al loro ritorno a questi
opere buone ed è contento al loro risveglio, come un campo che si sta riprendendo la sua fertilità.
(41) E ‘stato non proprie necessità di Paolo, che lo hanno portato a dire: ‘Tu hai mandato
sostegno per le mie esigenze (Fil. 4: 17). Non era certo la sua ragione di gioia.
Possiamo essere sicuri di questo, perché si continua a dire: ‘Non è che io cerco un dono, ma io
cercare frutti’. Da te, mio ​​Dio, ho imparato a distinguere tra dono e
frutta. Un regalo è l’oggetto dato dalla persona che condivide in queste cose necessarie
come il denaro, cibo, bevande, vestiti, un tetto, assistenza in genere. Frutta, tuttavia,
è la buona volontà e la destra dei giver.32 Il buon Maestro ha detto non solo ‘lui
Chi accoglie un profeta’, ma aggiunge anche‘in nome di un profeta’. Lui non
parlare solo di colui che ‘riceve il giusto’, ma aggiunge ‘in nome di un
persona giusta’. L’ex riceve la ricompensa del profeta, il secondo un giusto
ricompensa della persona. Anche in questo caso, egli non si limita a dire ‘Colui che dà una tazza di freddo
acqua da bere a uno solo di questi miei’, ma aggiunge anche‘solo in nome di un discepolo’,
e poi continua: ‘Amen, io vi dico, non perderà la sua ricompensa’. (Matt. 10:
41-2). Quindi il dono è quello di ricevere un profeta, per ricevere una persona giusta, per offrire un
tazza di acqua fredda a un discepolo. Ma il frutto è l’intenzione di fare questo ‘nel
nome di un profeta, in nome di una persona giusta, in nome di un discepolo’.
E ‘stato frutto, quando Elia è stato alimentato da una vedova perché sapeva che stava alimentando un
uomo di Dio, e lo ha alimentato con tale intenzione. Ma quando è stato alimentato da un corvo
che era solo un regalo. Per l’interno Elia non veniva alimentato ma all’andata
uomo che, anche se un uomo di Dio, potrebbe morire di fame per mancanza di cibo (1 Re 17:. 4-18).
XXVII (42) Su questo terreno Signore, farò un’affermazione che è vero
prima di te. Noi crediamo che ‘pesci e balene’ simboleggiano i sacramenti
iniziazione e prodigi necessario avviare e convertire ‘istruito

 

https://amzn.to/3nPQmzH
——

(40) What then is the reason for your rejoicing, great Paul? Why your joy?
Where do you find your nourishment? You are a man ‘renewed in the knowledge
of God after the image of him who created you’ (Col. 3: 10), a ‘living soul’ of
great continence, a tongue which flies like the birds as it proclaims mysteries. It
is indeed to such living souls that this food is due. What then is it which gives
you nourishment? Joy. Let me hear what follows: ‘Nevertheless’, he says, ‘you
did well in taking a share in my tribulations’ (Phil. 4: 14). The ground for his joy
and for his nourishment is that the Philippians had acted well, not that his trouble
was relieved. He says to you ‘In tribulation you gave me a large room’ (Ps. 7:
21), for in you who strengthen him he ‘knew how to abound and how to suffer
penury’. He says: ‘You Philippians know how at the first preaching of the gospel
when I came from Macedonia, no Church except you shared with me in the
matter of giving and receiving, for not once but twice you sent support for my
needs to Thessalonica’ (Phil. 4. 14–16). He now rejoices at their return to these
good works and is glad at their revival, like a field that is recovering its fertility.
(41) It was not Paul’s own necessities which led him to say: ‘You sent
support for my needs’ (Phil. 4: 17). That was surely not his reason for rejoicing.
We can be sure of this, because he goes on to say: ‘Not that I seek a gift but I
look for fruit’. From you, my God, I have learnt to distinguish between gift and
fruit. A gift is the object given by the person who is sharing in these necessaries
such as money, food, drink, clothing, a roof, assistance generally. Fruit, however,
is the good and right will of the giver.32 The good Master has said not only ‘he
who receives a prophet’ but also adds ‘in the name of a prophet’. He does not
speak only of him who ‘receives a righteous person’, but adds ‘in the name of a
righteous person’. The former receives a prophet’s reward, the latter a righteous
person’s reward. Again, he does not merely say ‘He who gives a cup of cold
water to drink to one of my least’, but also adds ‘only in the name of a disciple’,
and then continues ‘Amen, I say to you, he will not lose his reward’. (Matt. 10:
41–2). So the gift is to receive a prophet, to receive a righteous person, to offer a
cup of cold water to a disciple. But the fruit is the intention to do this ‘in the
name of a prophet, in the name of a righteous person, in the name of a disciple’.
It was fruit when Elijah was fed by a widow because she knew she was feeding a
man of God, and fed him with that intention. But when he was fed by a raven
that was only a gift. For the inward Elijah was not being fed but the outward
man who, though a man of God, could starve for lack of food (1 Kgs. 17: 4–18).
xxvii (42) On this ground Lord, I will make an affirmation which is true
before you. We believe that ‘fish and whales’ symbolize the sacraments of
initiation and miraculous wonders necessary to initiate and convert ‘uninstructed